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«Lavorare con un disabile»
Ieri 21 marzo, 1° giorno di primavera,
incoraggiati da un debole sole siamo andati ad intervistare Leni
e Massimo, titolari di un bar in Badia Polesine, i quali dal dicembre
2005 hanno accolto Luca, un giovane diversamente abile di Rovigo
(utilizzando l’istituto della borsa lavoro gestita dal S.I.L.
dell’Azienda ULSS 18). «Dopo essere stati avvicinati
dal Presidente de L.A. VOL.A.N.D.A.
che ci ha spiegato le finalità dell’associazione»,
esordisce Leni «Con convinzione ci siamo resi disponibili
per questa esperienza, sia perché crediamo nella solidarietà
ed anche perché quando io ero a Milano (titolare di
un altro bar) mi ero avvicinato alle tematiche del disagio sociale
e della diversità. Oggi, dopo un anno e mezzo»,
continua Leni «Posso ben dire che – nonostante
qualche inevitabile difficoltà – la nostra è
stata un’esperienza “felice”. Un’esperienza
che ci ha arricchiti e fatto capire come i “diversamente abili”,
troppo superficialmente visti dai più come un problema, possono
rappresentare un’opportunità per i datori di lavoro
e, quel che più conta, un’occasione di arricchimento
umano per tutti». «In altre parole» conclude
Leni, «La diversabilità andrebbe capita e valorizzata»,
«Infatti», aggiunge il socio Massimo,
«In tutto questo tempo, Luca è “maturato”,
ha migliorato l’autostima e, mano a mano che imparava il mestiere,
è divenuto più sicuro ed affidabile. L’esperienza,
insomma, dà ragione a chi come il Presidente Brasioli, “crede”
in questi ragazzi e nelle loro possibilità». «Oggi
più che mai, siamo convinti della bontà della nostra
scelta. Con Luca, si è stabilito un rapporto di simpatia,
fiducia ed una bella “amicizia”, che, per quanto ci
riguarda, sono destinate a durare»… E Luca? Luca
non ha voluto aggiungere altro ma il suo sorriso (ben rappresentato
in foto) testimonia l’evidente soddisfazione. |
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