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Solidarietà ai disabili Celebrato il quinto compleanno della Volanda Si è svolta in un notò locale badiese
la festa il per il 5 ° compleanno della. Volanda, l'associazione
sorta nel 2004 che segue i ragazzi diversamente abili, in massima
parte provenienti dall'Essagi. Sono stati ben 106 i commensali che
hanno partecipato all'evento, nonostante alcuni assenti, per motivi
di salute e per impegni, tutti si sono sono ritrovati a tavola e
nell'occasione c'è stato il tradizionale scambio di auguri
natalizi. Con i 31 ragazzi e i loro genitori, erano anche presenti
sei giovani stagisti, che delle vacanze estive si dedicano al volontariato,
c'erano anche tre Tutors del working moment (il progetto pilota
che grazie alla Cooperativa Sociale La Coccinella porta il lavoro
nella scuola) ed i rappresentanti di ben cinque realtà che
a vario titolo collaborano con la Volanda per offrire ai ragazzi
seguiti momenti condivisi d'inclusione sociale. La Volanda, oltre
a fornire occasioni di lavoro, cerca di contribuire al benessere
complessivo dei meno fortunati. Per l'occasione si sono incontrati
gli amici del Ctg del Gruppo G Centro Giovanile papa Luciani, il
referente locale di Teleangiectasia emorragica ereditaria (Hht),
la neonata hdemia e per l'Essagi. il presidente della Provincia
Tiziana Virgili che non ha voluto far mancare la propria presenza,
e alcuni professionisti collaboratori: il dottor Mario Straudi,
l'avvocato Canzio Bonazzi ed il commercialista Ivan Tognolo. La
conviviale, allietata dal maestro Rovere con musica e karaoke, ha
visto la partecipazione straordinaria dei Marmaja, storici amici
de La Volanda. Gli organizzatori sottolineano «è stata
una bellissima occasione per rinsaldare vecchie e nuove amicizie,
e per confermare ai diretti interessati e veicolare all'opinione
pubblica una lapalissiana verità: lavorare insieme è
possibile purché lo si voglia! Questo consente di non disperdere
importanti energie con vecchie logiche da cortile e di costruire
sinergie virtuose in barba alle difficoltà soggettive ed
oggettive, ed alle distratte noncuranze di chi immagina la vita
sempre bella e pettinata». |
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