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Poco dopo la metà dello scorso
mese di marzo alla casa di riposo di Badia Polesine vennero presentate
le prime "Borse lavoro" chieste dall'associazione "La
Volanda" (Libera Associazione volta a valorizzare le nostre
diverse abilità), presieduta da Mariano Brasioli, e finanziate
dall'Ulss 18 con i contributi dei Comuni che hanno scelto questa
strada attraverso la Conferenza dei sindaci. Otto mesi fa Brasioli
disse: «Le borse lavoro per soggetti disabili hanno l'obiettivo
di offrire la possibilità al soggetto in difficoltà
di partecipare alla vita sociale e avvicinare le persone a rischio
di esclusione sociale, al mondo del lavoro, con lo scopo di consentire
un inserimento alla vita di relazione e all'integrazione sociale.
Si tratta di offrire un'alternativa all'isolamento e un sostegno
nell'avvicinamento al mondo del lavoro». Le "borse lavoro
attivate" furono dodici di cui nove alla Casa di riposo di
Badia Polesine, due alla Spedo macchine agricole di Badia Polesine
e una in Comune a Badia Polesine. Oggi Brasioli è in grado
di annnunciare due nuovi passi in avanti: due "borse lavoro"
stanno per diventare altrettanti posti di lavoro a tempo indeterminato.
«Lunedì - spiega Brasioli - un ragazzo di Rovigo, che
operava con la sua borsa lavoro alla casa di riposo, andrà
a lavorare alla Zhermack di Badia Polesine nel reparto confezionamento.
L'accordo è stato stipulato con l'Ufficio provinciale del
lavoro per un tirocinio di inserimento nell'ambito del collocamento
obbligatorio: trascorsi i sei mesi di prova il ragazzo sarà
definitivamente assunto. Un'altra borsa lavoro si trasformerà
in occupazione vera e propria alla Casa di riposo di Badia Polesine:
il Cda ha deliberato in tal senso il 15 novembre e, tempi burocratici
permettendo, avremo un nuovo addetto per la manutenzione del verde
entro la primavera del prossimo anno». |
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