Maria, ragazza Down, 91 alla maturità
LA STORIA La ragazza di Badia Polesine è ragioniera. Superati
i pregiudizi, sono state valorizzate le possibilità della
giovane
il Gazzettino 9 luglio 2005
Badia Polesine
Per
lei è stato costruito un percorso personalizzato come prevede
la legge, e di questo va tenuto conto, ma il risultato conseguito
all'esame di Stato all'Itas "Einaudi" di Badia Polesine
è davvero sorprendente: Maria Brasioli è ragioniera.
Ha detto il papà Mariano, badiese, che presiede l'associazione
"La Volanda" che si occupa di ragazzi diversamente abili:
«Maria vi direbbe: ho la sindrome di Down, ma sono matura
con 91/100».
La ragazza, che qualche settimana fa abbiamo visto fotografata sul
Gazzettino assieme al giudice Giancarlo Caselli
il giorno della sua visita all'istituto badiese di via San Nicolò,
pur essendo affetta da sindrome di Down, ha sostenuto e superato
brillantemente l'esame di maturità con un risultato che è
andato oltre le più rosee aspettative sue, della famiglia
e dei tanti amici che ha: quel 91 su 100 suona davvero bene.
È un premio, più che meritato, per l'impegno della
ragazza e la testimonianza della validità del lavoro svolto,
capace di sfruttare al meglio, facendole risaltare, le poetnzialità
della giovane.
«Il merito per questo risultato - dice il papà - va
ascritto equamente a Maria, che si è impegnata al limite
delle proprie possibilità e alla scuola, che in questi cinque,
bellissimi, anni ha saputo integrare mia figlia nel contesto formativo
senza alcun pregiudizio, valorizzandone le potenzialità con
un percorso pedagogico mirato».
Come presidente de' "La Volanda" Brasioli aggiunge: «Il
risultato conferma quanto da tempo noi dell'Associazione andiamo
sostenendo, e cioè che, sull'argomento divers-abilità,
purché lo si voglia, è possibile sperimentare tutte
le intelligenze e le abilità, è possibile allacciare
nuove relazioni partecipate e promuovere una cultura per creare
un mondo più abitabile per tutti. Sento comunque il dovere
di esprimere gratitudine per l'impegno che l'Istituto Einaudi ha
profuso oltre il normale dovere, a partire dalla dirigenza, al corpo
docente ed ai meravigliosi compagni».
di Paolo Aguzzoni
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