Rappresenterą l'Italia ai mondiali
Il Resto del Carlino 21 gennaio 2005
«Insieme agli angeli conquisterò l'oro
a Nagano»
L'atleta 31enne è affetta da sindrome di Down
di Nicola Bianchi
«Ci saranno gli angeli lassù che mi
aiuteranno a vincere. Sono sicura, gli avversari li distruggo tutti».
L'espressione decisa di chi, dall'alto delle sue 13 medaglie d'oro
conquistate in carriera, è pronta per volare verso Nagano
in Giappone e prendere parte ai campionati mondiali. Da sicura protagonista.
Gaetana Micaela Giuliano, per tutti «Ghega», 31 anni
lo scorso 8 novembre, è affetta da sindrome di Down. Ma nulla
l'ha fermata e niente ha ucciso
i suoi sogni. Erano i primi Anni '80, «Ghega» frequentava
le elementari. Fu allora che disse convinta
«io posso sciare». La sua specialità diventò
lo sci di
fondo: 12 anni fa per Micaela si aprirono gli scenari delle gare
nazionali. Prima Livigno, poi Bormio e
ancora Bellamonte, Predazzo, Falcade, Entraque di Cuneo, Merano.
Fino al sogno che sta per materializzarsi: partecipare ai Mondiali
di Nagano. «Per pochi secondi non
si era qualificata per quelli di Canada e Alaska - racconta commossa
la madre Grazia Ceroni Giuliano -, ora ce l'ha fatta». Giugno
2004, squilla il telefono nell'abitazione della campionessa in via
delle Camelie a Malborghetto. Una voce amica: 'Micaela sei stata
convocata in Nazionale'. «Ho fatto un salto di gioia e urlato
ce l'ho fatta» racconta
l'azzurra. «Sono un po' emozionata, ma una medaglia
la voglio portare a casa con gli aiuti da lassù». Gli
angeli hanno il volto della nonna, dello zio e di Orazio Poltronieri
l'amato presidente Anffas scomparso lo scorso anno.
«Mi staranno vicino e mi permetteranno di vincere».
La partenza per il Giappone è fissata per il 20 febbraio
dall'aeroporto di Linate, il rientro in Italia il 6 marzo. Parteciperà
alle gare di fondo di 1 e 3 chilometri, sarà una delle due
rappresentanti della nostra regione. «Nelle
grandi distanze - continua la madre con un filo di voce -
è fortissima, conquista terreno secondo dopo secondo. Ricordo
che due livignesi, partiti prima di lei durante una gara, sono stati
battuti in volata. Nei 3 chilometri 'Ghega' sfonda». Micaela
appartiene al gruppo sportivo terapeutico ferrarese, uno dei rami
dell'associazione Anffas (Associazione nazionale disabili intellettivi
e relazionali) che svolge attività ludico-ricreative per
i portatori di handicap. «Questi ragazzi sono persone speciali
- chiude la madre -, ma questo non significa che bisogna regalare
loro
qualcosa». Prende in mano una delle medaglie d'oro della figlia,
osserva la frase sul retro. «E' il giuramento
letto dall'atleta più giovane prima delle gare: Che io
possa vincere ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte
le mie forze».
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